Addio al miglior amico dei gatti

Commozione a Trieste per la tragica scomparsa di Giorgio Cociani. Fondò il "gattile", rifugio per mici abbandonati

Una carezza ed una coccola per ogni gatto, una parola gentile ed un sorriso per le persone. Era così Giorgio Cociani, edicolante di mestiere, melomane per passione, amante dei felini randagi per vocazione. Ventiquattro anni fa, in una piccola stanza in via Rismondo a Trieste, cominciò a prendersi cura dei primi mici senza padrone bisognosi di cure. Poi, grazie a donazioni, aiuti e volontari, acquistò il cortile interno, la casetta del custode e un piccolo appartamento mansardato nell'edificio di via della Fontana 4, dietro il tribunale, che divenne il Gattile, e l'area di via Brigata Casale che fu la prima oasi felina d'Italia.

Ieri, scendendo verso la Costa dei Barbari, è scivolato, cadendo tra le rocce. Da un paio di mesi aveva problemi di artrosi ad una gamba. Lì, tra la costiera e la spiaggia che amava fin dalla gioventù, si è conclusa la sua esistenza generosa. Ma la sua opera continuerà, assicura Carmen Berlan, vicedirettrice del Gattile.

La struttura soccorre, sterilizza, accoglie e dà in affido una media di mille gatti all'anno. C'è un ufficio, una cucina, un piccolo ospedale, la nursery per i cuccioli e un ricovero per i gatti anziani. Chi vi si è rivolto per un'emergenza o per cercare un gatto da adottare, ha trovato sempre anche qualcosa di più.